Consulenza Rapporti di Lavoro
Assunzioni, collaborazioni, rimborsi spese, prestazioni gratuite (c.d. volontariato)
Sono molti gli inquadramenti giuridici utilizzabili in un'Associazione per diciplinare i rapporti di lavoro, ma ognuno ha delle peculiarità che devono essere analizzate caso per caso.
I rapporti di lavoro nelle Associazioni non possono più essere gestiti in maniera sbrigativa come accadeva fino a qualche anno fa, ma devono seguire la normativa di riferimento in continua evoluzione che prevede adempimenti simili a quelli previste per tutti i datori di lavoro privato.
Le Collaborazioni Occasionali devono essere regolamentate da un contratto di lavoro, prevedere una ricevuta periodica quando il collaboratore percepisce il compenso ed annualmente deve essere rilasciato CUD ed inviato il Modello 770 anche se l'importo è inferiore al minimo previsto per l'applicazione della ritenuta.
Il Rapporto di Prestazione d'opera gratuita (c.d Volontariato) va configurato tramite un attestatazione in cui si certifica che l'attività è genuinamente volontaria e non sono previste forme di compenso parallele o indirette.
Le Collaborazioni Coordinate e Continuative (utilizzabili ad esempio per la gestione della segreteria o per il pagamento degli istruttori) sono da un lato molto vantaggiose in termini economici per le ASD ed in particolare prevedono che non vi sia il versamento di imposte e contributi fino all'importo di 7.500€ (in quanto non concorrono a formare il reddito fino a questa cifra), ma dall'altra parte prevedono l'invio di comunicazioni obbligatorie previste per i rapporti di lavoro subordinato al Centro per l'impiego in alcune circostanze.
I Rimborsi Spese devono essere erogati in base a criteri precisi: rimborso forfettario, piè di lista, chilometrico in base alla tipologia di vettura ed ai km percorsi. Tali rimborsi sono considerati esenti dal reddito se "documentati".
Tutti gli adempimenti previsti nell'ambito della gestione del rapporto di lavoro sono volti ad evitare le pesanti sanzioni previste in caso di controlli che possono arrivare alla maxi sanzione prevista per il lavoro nero pari a 15.600€ per ciascun lavoratore in nero (o non regolarmente inquadrato) maggiorata di 195€ per ciascuna giornata di lavoro effettuato.
I controlli sono sempre più frequenti e le sanzioni particolarmente elevate sul piano civile ed amministrativo, non fatevi trovare impreparati